Gothic Lolita: il Diavolo veste Lolita

Vent’anni fa girando per i maggiori quartieri delle più grandi città del Giappone si potevano osservare delle strane figure, quasi al limite di un mondo idilliaco che raccontava di magia, dolcezza ed arcano: le Gothic Lolita . Uscite come dal mondo di Alice nel paese delle meraviglie, le bizzarre Gothic Lolita iniziarono circa dieci anni fa a far la loro comparsa quasi dal nulla nel quartiere alla moda di Osaka “America Mura” con quel look che le ha caratterizzate fino ad oggi, fatto di pizzi, merletti e grandi fiocchi su vestiti di epoca vittoriana spesso e volentieri. Osservandole si ha l’idea di bambole animate che hanno una propria autonomia e gironzolano per le vetrine e le strade più popolate del Giappone con aria sognante.

Vent’anni fa girando per i maggiori quartieri delle più grandi città del Giappone si potevano osservare delle strane figure, quasi al limite di un mondo idilliaco che raccontava di magia, dolcezza ed arcano: le Gothic Lolita.

Uscite come dal mondo di Alice nel paese delle meraviglie, le bizzarre Gothic Lolita iniziarono circa dieci anni fa a far la loro comparsa quasi dal nulla nel quartiere alla moda di Osaka “America Mura” con quel look che le ha caratterizzate fino ad oggi, fatto di pizzi, merletti e grandi fiocchi su vestiti di epoca vittoriana spesso e volentieri.

Osservandole si ha l’idea di bambole animate che hanno una propria autonomia e gironzolano per le vetrine e le strade più popolate del Giappone con aria sognante.
Una moda che ha spopolato con un boom di notevole portata in questi ultimi anni e non solo nella moda di strada “made in Japan” che coinvolge musica, manga, anime e videogame, ma anche nei maggiori Paesi Europei tra cui l’Italia.

Si parla di una vera e propria cultura nata come risposta alle Kogals, ragazze che frequentano la scuola superiore e sono simbolo, oserei affermare, della zona di Shibuya a Tokyo.
Queste ultime si rifanno alla bellezza californiana fatta di abbronzatura “artificiale” e trucco pesante, marche famose e capelli biondi.

Una moda questa delle Gothic Lolita che domina anche molte scene di gruppi rock giapponesi, i cosiddetti
visual-kei”, i quali basano il loro look su uno stile esagerato e portato all’estremo del New Romantic.

Un richiamo forte quello per l’epoca vittoriana nel mondo dell’immaginario giapponese, infatti molte sono le atmosfere che riprendono l’Europa della rivoluzione industriale.

Il gotico si plasma quasi al cosplay (l’arte di vestirsi da personaggi di manga o, comunque, dell’animazione in generale) nel vestire delle “GothLoli”, le quali appaiono oggi per molti come una dolce parentesi nella fredda era digitale…

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