Anno: 2009

Gli occhiali da sole Ray-Ban Wayfarer "ridisegnati" da Maya Hayuk

i RayBan Wayfarer by Maya Hayuk Al pari di una tela bianca che prende vita grazie alle mani di un pittore così il telaio dei Ray Ban Wayfarer si trasforma in arte da indossare per non passare inosservati. Il restyling della designer artista Maya Hayuk di New York li trasforma in oggetti coloratissimi, donando a chi li indossa un tocco di frivolezza. I Wayfarer di Ray Ban sono ormai un vero e proprio oggetto cult dell’abbigliamento

Simona Sessa, la Musa odierna delle donne con le curve

Simona Sessa La giornalista, scrittrice e blogger combatte da anni l’anoressia e la bulimia Al grido di ” Gli uomini preferiscono la Carne ” e ” Le vere donne hanno le curve ” la giornalista e scrittrice Simona Sessa è diventata in Italia la testimonial della donna mediterranea che si oppone alla figura troppo emaciata proposta dagli stilisti e dal mondo dello spettacolo.

Sette modelle plus-size ritratte senza veli. Curve generose contro l’anoressia

Elisa D’Ospina Sette modelle plus-size si mettono a nudo per combattere l’anoressia e la bulimia. La top-model vicentina Elisa D’Ospina, insieme alle colleghe Mjriam Bon, Marina Ferrari, Valentina Fogliani, Aija Barzdina, Valentina Mezzetti ed Eleonora Finazzer, ha posato senza veli per la fotografa Desdemona Varon che ha avuto il compito di mettere in risalto le “curve pericolose” delle sette veneri affinché il messaggio dello scatto “Unite si può fare!” colpisse nel segno

Gothic Lolita: il Diavolo veste Lolita

Vent’anni fa girando per i maggiori quartieri delle più grandi città del Giappone si potevano osservare delle strane figure, quasi al limite di un mondo idilliaco che raccontava di magia, dolcezza ed arcano: le Gothic Lolita . Uscite come dal mondo di Alice nel paese delle meraviglie, le bizzarre Gothic Lolita iniziarono circa dieci anni fa a far la loro comparsa quasi dal nulla nel quartiere alla moda di Osaka “America Mura” con quel look che le ha caratterizzate fino ad oggi, fatto di pizzi, merletti e grandi fiocchi su vestiti di epoca vittoriana spesso e volentieri. Osservandole si ha l’idea di bambole animate che hanno una propria autonomia e gironzolano per le vetrine e le strade più popolate del Giappone con aria sognante.

Tutte in fila per le scarpe Jimmy Choo a buon mercato e con la crisi arrivano le ‘buttadentro’

Tacchi a spillo by Jimmy Choo Boutique vuote usano signore per attirare le clienti Anche nella moda la crisi ha molte facce: non è calata la voglia di griffe ma i prezzi sono out. A Milano, in piazza San Babila, si è formata la fila davanti ad H&M e quando il negozio ha aperto c’erano mille persone in coda per comprare gli accessori di Jimmy Choo disegnati apposta per la grande catena svedese del low cost. Stesso successo a Roma, Firenze e altrove