A Pitti Uomo si intravede qualche presenza in meno tra i buyer di moda, perché sui nuovi mercati emergenti il sistema distributivo è più ‘razionale’ con molti grandi mall e meno boutiques, e perché i budget per l’autunno-inverno 2009-10 non sono generosi per tutti: ma girando fra i padiglioni, anche nell’ultima giornata di oggi, è facile vedere stand affollatissimi accanto ad altri più snobbati, a testimonianza del fatto che molti compratori ormai scelgono a colpo sicuro. Grande affollamento, per esempio, da un guru del cashmere come Brunello Cucinelli, a conferma del buon andamento dell’azienda umbra: per la prossima stagione fredda abiti e tight, ma soprattutto maglie, anche al posto dei capispalla, con outerwear in maglia, cardigan dai volumi lunghi, dotati di tasche e bottoni. Insieme agli accessori, Cucinelli porta a Pitti anche l’inedita collezione di scarpe realizzate in vitello o in camoscio, con fondi leggerissimi, puntando sul comfort